I mobili tirolesi: storia dei mobili dipinti
L’uso della pittura nella decorazione del mobile nasce nel Quattrocento. Molti sono infatti gli artisti dell’epoca impegnati a impreziosire la rustica struttura degli arredi che si tramutano cosi in sontuosi ed eleganti elementi in grado di abbellire
le dimore.
Diverse le modalità adottate per i mobili tirolesi e i temi prescelti durante il succedersi dei secoli che vedono l’alternarsi non solo delle tecniche ma anche dei decori : nel Settecento era di moda la ripetizione di motivi geometrici che, in seguito, fu sostituita da ornamenti floreali.
Meno colti e raffinati dei mobili laccati del Settecento veneziano e genovese, quelli dipinti costituiscono un filone artistico che si diffuse in tutta Europa e che, alla fine del XVIII secolo, diventò appannaggio anche di piccoli artigiani ai quali i dettami dei grandi creatori arrivavano filtrati dalla lontananza geografica. Furono loro i fautori di una tradizione che, con il nome di arte povera o arte popolare, ebbe le sue radici soprattutto in alcuni Paesi come la Russia, la Scandinavia, il Tirolo, la Baviera e le vallate cadorine o altoatesine.
I mobili tirolesi alpini
Da sempre i popoli delle Alpi sono dotati di uno speciale senso del focolare. Di stuben o stùe, i termini tedesco e italiano che definiscono questo tipo d’ambiente, ce n’era almeno una in ogni casa, aristocratica o contadina. Elemento centrale, da cui deriva poi il nome del locale, era la stufa realizzata in semplice muratura o con piastrelle di maiolica decorata.
La disposizione dell’arredo seguiva uno schema pressoché fisso: la stufa circondata da panche in un angolo, nell’angolo opposto il tavolo quadrato, anch’esso servito da panche e, accanto, un mobile tirolese multiuso che faceva da credenza e stipo; nelle camere da letto, l’armadio e la cassapanca che contenevano il corredo, oltre al letto stesso.
La maggior parte di questi mobili tirolesi mostra un’estetica e una cura esecutiva che non sembra possibile attribuire a un gusto e a un’abilità comuni : è verosimile che alla realizzazione dei mobili tirolesi collaborassero due artigiani diversi, il falegname per il mobile vero e proprio e il pittore per la decorazione.
I nostri mobili tirolesi:
cliccando su una miniatura potrete vedere il singolo oggetto, oppure potrete vedere tutti i nostri mobili tirolesi cliccando di seguito: Tutti i mobili tirolesi
COD: C182
H. 48 cm
L.106 cm
P. 56 cm
COD: R39
H. 79
L. 112
P. 55
COD: LR01
H. 97
L.125
P. 59
COD: A235
H. 182cm
L. 135cm (145 alle cornici)
P. 48cm (54 alle cornici)
COD: C179
H. 57 cm
L. 114 cm
P. 50 cm
COD: A234
H. 204 cm
L. 136 (146 alle cornici) cm
P. 50 (56 alle cornici) cm
COD: A219
H. 170 cm
L. 100 (107 alle cornici) cm
P. 53 (57 alle cornici) cm
COD: C176
H.62cm
L.125cm
P. 60cm
SOLD - VENDUTO
COD: C177
H. 88cm
L. 149cm
P. 64cm
COD: C175
H. 81 cm
L. 160 cm
P. 62 cm
COD: V22
H.48 cm
Diam. Base 39 cm
Diam. Superiore 50 cm
Decorazioni dei mobili tirolesi
Fin al Settecento il mobile tirolese alpino si ornava prevalentemente di intagli, poi, la moda dei mobili laccati “cittadini” contagiò anche queste zone che ne diedero delle versioni personalizzate: dall’Engadina al Tirolo, dalla Baviera al Trentino, quasi ogni valle scelse i suoi disegni e colori.
I mobili tirolesi dipinti delle vallate alpine furono comunque influenzati dagli stili con un certo ritardo: negli armadi lo stile settecentesco fa sentire il suo influsso fino alla metà dell’Ottocento e si manifesta con cimase sagomate, lesene intagliate e, soprattutto, con una decorazione non limitata ai pannelli delle ante, ma estesa a tutta la superficie visibile del mobile.
Le preferenze cromatiche dello stile andavano al blu, mentre il neoclassicismo, che riportò le forme a un certo rigore e ricondusse le decorazioni figurate nei pannelli, preferiva il verde e le mezze tinte delicate. Sotto i fiori, i paesaggi, la scena agreste , più raramente religiosa, dipinti ad olio su un fondo generalmente colorato con tinta ad acqua, troviamo i legni dolci dalle conifere locali, facili da lavorare a adatti ad accogliere il colore. Abete, cirmolo a larice sono i più diffusi: chiaro il primo, rossastro con venature compatte il secondo, dotato di un profumo antitarme, rosso-giallastro e con venatura larga l’ultimo, particolarmente apprezzato per la sua resistenza. L’artigianato del mobile tirolese alpino si estende anche a un’ampia gamma di oggetti decorativi e d’uso.
La ricchezza di questo patrimonio di mobili tirolesi, apprezzato sul mercato antiquario, si spiega in parte con la propensione al lavoro manuale delle genti alpine, in parte con l’isolamento geografico che nel passato le obbligava a provvedere autonomamente alle proprie necessita, rafforzando la specificità di ogni produzione.
Le nostre cassapanche tirolesi:
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COD: C182
H. 48 cm
L.106 cm
P. 56 cm
COD: C179
H. 57 cm
L. 114 cm
P. 50 cm
COD: C176
H.62cm
L.125cm
P. 60cm
COD: C148
H. 88 cm – L. 145 cm – P. 69 cm
COD: C177
H. 88cm
L. 149cm
P. 64cm
COD: C175
H. 81 cm
L. 160 cm
P. 62 cm
COD: C155
H. 81 – L. 147 – P. 69
COD: C161
H.89 cm
L.152 cm
P. 64 cm
COD: C163
H.63 – L.129 – P.65
COD: C152
H.80 - L.156 - P.55
COD: C151
H.47 - L.71 - P.45
COD: C37
H. 70 – L. 174 – P. 63