Paesaggio collinare (Colli Euganei)
COD: Q45
33cm x 45cm – (dimensioni riferite alla sola cornice) – olio su tavola
Silvio Travaglia (Monselice 1880 – Padova 1970) – paesaggio collinare (Colli Euganei)
TRAVAGLIA SILVIO.
Nato a Monselice (Padova) l’11 ottobre 1880, morto a Padova il 3 dicembre 1970. Appena sedicenne si trasferisce a Venezia per frequentare l’Accademia di Belle Arti dove diventa allievo di Guglielmo Ciardi e viene a trovarsi in amichevole unione con Emma e Beppe Ciardi, Ugo Valeri, con il rumeno Aiescu, con lo scultore Gianatasio e con il padovano Antonio Soranzo con il quale portò avanti una profonda amicizia destinata a durare tutta la vita. Insegna presso la Scuola d’Arte di Este, nell’ambito della quale istituisce un corso speciale per il disegno industriale; in seguito partecipa alla guerra e una volta superatane la parentesi, durante la quale la famiglia si rifugia in Toscana per via della ritirata di Caporetto, vive a Sacile, accettando la cattedra di insegnante all’Istituto Magistrale; cattedra che conserverà con lunga ed apprezzata dedizione. Valente compositore musicale oltre che pittore, autore di numerose suites per grande orchestra (Sinfonietta goldoniana, Vendemmiale, Venezia misteriosa, ed altre). Presenta la sua attività pittorica a Verona, Torino, Padova, Wiesbaden, Berlino, San Paolo, New York, Filadelfia. In particolare, di notevole affermazione furono le mostre personali ch’egli tenne a San Paolo del Brasile, ed a Milano nel 1966 alla Galleria Cairola. Dal 1922 al 1935 realizzò numerose opere di decorazione sacra, collaborando con il cognato Antonio Soranzo; ricordiamo: la pala di Santa Teresa nella chiesa di San Luca di Padova; le decorazioni ai soffitti delle parrocchiali di Camin, Chiesanuova, Mestrino, Saletto, Montagnana, nella provincia di Padova. In collaborazione con il Laurenti realizzò la decorazione della ben nota Sala dell’Albergo Storione, in Padova; opera andata distrutta. Fu paesaggista, intuitivo ed in ammirato stupore di fronte alle bellezze della natura, che espresse con dolcezza ed ascoltando genuinamente le proprie esigenze interiori.